Mazzini, massoneria, cospirazioni

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Dott. Manhattan
icon1  view post Posted on 30/9/2010, 20:58





Mazzini, massoneria, cospirazioni



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Lettera di Mazzini alle Logge Massoniche ai Fratelli di Sicilia
Lugano, 27 Agosto 1863


Fratelli.
Abbiatevi una stretta di mano da me ed una parola di gratitudine e di augurio.
La stretta di mano è a voi come patrioti dell'Isola iniziatrice.
La parola usata e d'augurio è a voi come Massoni.
Voi avete una importante missione da compiere: quella di restituire la Massoneria all'antico spirito dell'istituzione.
E dico: restituire, perché la Massoneria non fu, nei periodi nella sua potenza, straniera, come poi la fecero, ai destini politici dei popoli.
Fu dall'origine la santificazione del Lavoro.
E il Tempio, simbolo d' un ordinamento sociale, racchiudeva nel concetto tutta quanta l'attività umana.


Molay cadde vittima d'un re e d'un papa.
Piú dopo, la Massoneria dava parola d'ordine ai suoi: L.P.D. lilia pedibus destinam e distruggeva infatti i gigli di Francia.

Gli Illuminati erano repubblicani.

Fu soltanto nell'epoca del suo decadimento che l’istituzione si ridusse a formola di amicizia e di carità mutua, accogliendo principi nel suo seno.
Il risorgere d'un Popolo è solenne occasione al risorgere dell'istituzione.
E voi lo intendete e lo farete intendere ad altri.
L'Italia Una e Repubblicana deve essere il Tempio dal quale la bandiera che non conosce padroni se non Dio nel cielo e il Popolo in terra, insegnerà amore, fratellanza d'uguali e associazione delle nazioni.
La vostra fede abbraccia tutta quanta l'Umanità.
Ma la Patria è il punto d'appoggio della leva, l'altare dell'Umanità.

Siate dunque Italiani per potere operare colla forza di venticinque milioni di liberi a pro’ dell'intero mondo.
Fate che i vostri non dimentichino nelle forme lo spirito.
Il simbolo senza l’idea è cadavere.
E i massoni del XIX secolo e d'Italia devono essere piú vicini d’un passo alla rivelazione dell’Idea che non quelli dei secoli addietro.

Voi volete gli uomini fratelli; volete dunque che sia abolito il privilegio ereditario governativo.
Il Gran Maestro non è né può essere ereditario.
Voi volete la luce per tutti.
Voi dunque volete abolire il monopolio della luce e della scienza in un solo individuo.
Il Grande Architetto dell'Universo non ha vicarii in terra, se non quelli che piú lavorano col sagrificio all'edificazione del suo Tempio.
Guardate al Papato, e dite se la sua caratteristica è il sagrificio.
Monarchia e Papato adunque sono incompatibili col trionfo della vostra Istituzione.
Non lo dimenticate.
Dio e il Popolo: ecco il vostro simbolo; la vostra parola sacra.
Guidate per mano i vostri adepti ad esso e moltiplicate.

E non vi separate da quanto riguarda i dolori, i bisogni, le aspirazioni dei vostri fratelli profani ancora.
Il miglior metodo d'iniziazione è la comunione con essi.
Abbiatemi fratello nella fede dell'avvenire.

Gius. Mazzini
(Scritti editi e inediti, Edizione Nazionale, LXXVI, Epistolario XLVI, pp. 48-52)



Così si rivolgeva Giuseppe Mazzini, Padre della patria, ai fratelli massoni delle logge siciliane.
Un documento storico di una importanza notevole.
I rapporti tra Mazzini e la massoneria sono noti; secondo il grande Oriente d'Italia Mazzini fu massone e ricoprì anche la carica di Gran Maestro, mentre secondo altri storici la sua affiliazione alla libera muratoria non è ancora provata.
Quel che è certo è che Giuseppe Mazzini condivideva gli scopi e i valori della massoneria, e ad essa guardò sempre con grande simpatia.
In questa lettera rivolgendosi ai fratelli siciliani rievoca il ruolo della massoneria, e ricorda come fu proprio la libera muratoria la protagonista della rivoluzione francese.
Gli storici che sostengono questa posizione attualmente vengono catalogati nel filone del “complottismo”, mentre per Mazzini e i massoni del XIX secolo era una realtà assodata.
Mazzini si spinge oltre, sostenendo che “Gli illuminati erano repubblicani”.
Il riferimento è agli Illuminati di Baviera di Weishaupt, quell'ordine segreto settecentesco che aveva come obiettivo la distruzione dell'ordine sociale esistente, e l'edificazione di un Nuovo Ordine retto dagli iniziati.

Ufficialmente la massoneria odierna disconosce e prende le distanze dalle idee e dall'operato degli illuminati, e dalla loro ideologia indubbiamente luciferiana.
Le parole di Mazzini dimostrano invece chiaramente come ancora nel XIX secolo l'eredità dell'ordine di Weishaupt fosse orgogliosamente rivendicata dai liberi muratori.
Infine, risultano interessanti i riferimenti di Mazzini alla visione “mondiale” della massoneria e dei nuovi stati nazioni che per opera della massoneria stessa stavano sorgendo.
Stati nazione che rappresentavano solamente un primo passo verso una unione più ampia, sovranazionale.
Parole e concetti che risultano alquanto familiari alle nostre orecchie, dal momento che i nostri “rappresentanti democratici” non perdono occasione di ribadirli.
E tutti i vari “capi di stato” che con devozione esaltano la visione e la “religiosità” mazziniana, a quale religiosità si riferiscono?



Fonte:




Segnalato da Mario Luciani
 
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